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sabato 20 settembre 2014

Pretty Little Liars

Titolo: Pretty Little Liars
Autore: Sara Shepard
Traduzione: Elisa Piccini
Numero di pagine: 699
Pubblicato: 2006 (in America)
Edizione: New Company Editori
Prezzo: 8.90 euro
Trama: Nell’esclusivo quartiere di Rosewood, in Pennsylvania, Spencer, Aria, Emily e Hanna sembrano trascorrere un’esistenza tranquilla, tra manicure, pettegolezzi e problemi di cuore. Sono quattro ragazze bellissime, dall’aria ingenua e vulnerabile. Ma il loro candore è solo una fragile apparenza, dietro cui si cela un passato di segreti pericolosi. Segreti che qualcun altro sembra conoscere: una persona enigmatica che si firma con la sola lettera A e minaccia di svelare tutta la verità. Le amiche sono così trascinate in un gioco inquietante, che le costringe a portare alla luce terribili ricordi. E chiunque si nasconda dietro A, è di certo intenzionato a rovinare le loro vite per sempre...

Rating:  e mezzo


Recensione:  La serie televisiva Pretty Little Liars mi ha sempre incuriosito, anche se non ho mai cominciato a seguirla.  Come sono solita fare, quando vedo un caso cinematografico di grande successo compro sempre la versione cartacea, per poi dedicarmi alla trasposizione in film o telefilm (è accaduto con Noi siamo infinito, Twilight, Colpa delle stelle ecc.).
Ho letto la versione del libro che comprende i primi quattro romanzi assieme, e sono rimasta piacevolmente colpita dall’esito del romanzo. Le tre stelline e mezzo sono la media dei voti dei libri, singolarmente le valutazioni sono di 2,5 (il primo), 3,5 (il secondo e il terzo) e 4 (il quarto).

Cosa mi è piaciuto

-Lo stile. Pensavo che, come la maggior parte degli Young Adult, fosse scritto con i piedi, invece mi sono dovuta ricredere. Nonostante lo stile sia comunque molto semplice, non ci sono ripetizioni e le descrizioni sono soddisfacenti.

-I personaggi. Ho apprezzato l’indagine psicologica di ognuna delle quattro protagoniste. Tutte diverse, tutte particolari, anche se Hanna per hanno ho coltivato un po’ di antipatia. Soprattutto quando non si conosce la storia, inizialmente è un po’ difficile seguire il romanzo e ricordare i collegamenti che ci sono fra i vari personaggi.

-L’adolescenza. Non dico che i personaggi erano prevedibili, ma comprensibili. Ogni loro scelta è realistica e coerente, e anche se a scrivere il libro è stata un’adulta, si riesce facilmente ad immedesimarsi in questi adolescenti irrequieti. E le quattro magnifiche bugiarde non smettono di comportarsi come ragazze della loro età.

-I temi trattati. Oltre alle vicende macabre, che sono la parte più importante del romanzo, la Shepard tratta anche altre tematiche tipiche di questo periodo, come l’alcolismo, l’omosessualità (e il razzismo in generale) e il bullismo. Questi argomenti rimangono di contorno, ma non vengono trattati assolutamente con superficialità, seppure in maniera leggera.

-La suspense. Il libro prende dall’inizio alla fine. Non c’è stato un attimo in cui ho smesso di leggerlo, soprattutto durante la lettura delle ultime pagine. Ho letto tutti e quattro i libri in circa una settimana, ma lo avrei finito molto prima se non fosse stato per la scuola e per mia sorella (lo abbiamo letto entrambe contemporaneamente). I misteri si infittiscono sempre di più, e ad ogni pagina se ne apre sempre uno nuovo. L’autrice ha studiato perfettamente gli avvenimenti passati per rifletterli con destrezza nel presente e collegare davvero in modo geniale qualsiasi situazione.  

Cosa non mi è piaciuto

-L’età. Diciamo che l’età delle protagoniste mi è sembrata abbastanza ambigua. Quando la vicenda dei messaggi accade, si trovano in terzo superiore, ma tutti i segreti che nascondono si riferiscono ad avvenimenti della seconda media. Ecco, qui ho storto un po’ il naso, perché, dati gli scherzi e le situazioni nei quali le protagoniste, da “bambine”, si sono ritrovate, avrei preferito un’età più avanzata, le ho trovate un po’ troppo piccole per poter pensare e agire in questa maniera.

-Lo scenario. Il romanzo è ambientato a Rosewood, un quartiere in Pennsylvania apparentemente tranquillo e idilliaco. In questa zona tutti sono perfetti: le ragazze hanno gambe lunghe, abiti alla moda e capelli sempre perfetti; i maschi hanno tutti un viso affascinante e un fisico da urlo. Mi è parso un po’ troppo irreale, come cosa. Non esiste un posto in cui tutti sono così avvenenti... è sereno all’inverosimile.

-Love stories. Le storie d’amore mi sono sembrate un po’ alla Beautiful. Ci sono ridicoli prendi e molla e situazioni amorose assurde. Fidanzamenti senza né capo né coda e gelosie e tradimenti ad ogni angolo. È l’unica cosa che proprio non ho apprezzato, anche se, fortunatamente, la parte amorosa del romanzo non è uno degli elementi principali, e rimane a far da contorno.  

-La struttura del romanzo. Ho trovato uno spreco la divisione dei vari libri. La saga è formata da tantissimi romanzi, addirittura in America sono arrivati a 15, eppure sono brevi e poco corposi. Penso sarebbe stato meglio unirli a due a due, dividendoli in parti. Il primo libro, per esempio, ha solamente 160 pagine, nella mia versione, ed è abbastanza inutile, non succede nulla. Attaccarlo al secondo sarebbe stata una scelta intelligente.


Alla fine è stata una bella scoperta questa saga, anche se il problema è che non hanno tradotto oltre il quarto libro e non so come fare per recuperare gli altri!

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